Camilla Maria Santini | Stampe fine art ai sali d’argento su carta Ilford MG FB Classic Matt.
Entro nella galleria.
Ci resto una settimana. Ci sono molte opere d’arte, molti oggetti qua e là, il ripostiglio, l’aria e le cose.
Tutte le cose hanno un nome. Noi abbiamo bisogno di dare un nome alle cose, ma loro, le cose, non si chiamano affatto, non hanno nessun bisogno.
Abito spesso la natura. Alle volte, durante una camminata nel bosco o seduta su una roccia, come un animale sono confusa con il mondo, senza più la consapevolezza del perimetro della mia pelle.
Mi aggiro fra le cose della galleria e le guardo, a poco a poco diventano familiari... E mi fermo tra di esse per un po’: due minuti, mezz’ora, un’ora. Sento rumori di gente nella strada, profumi dal ristorante accanto. Ogni tanto entra una persona, fa un giro, dice qualche cosa. E il tempo passa, ma in verità lui non va avanti né indietro, resta sempre presente, come in un’eterna istantanea: ma è solo una percezione nostra, lui, il tempo, non ha età.
E resto un po’ anch’io, cosa fra le cose, priva di desiderio, faccio a meno di un nome.
Camilla Maria Santini www Giustagnana, 27 luglio 2018