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Gianni

Ora tocca a voi”, il titolo dell’opera che rappresenta la declinazione italiana per il 2022 del progetto di arte collaborativa Inside Out project, da oggi campeggia su ben 700 metri quadrati di spazio urbano, distribuiti tra la facciata del Museo del Novecento e quella dell’edificio gemello, futura estensione dell’istituzione culturale.

Insideoutproject

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Photo © Cosmo Laera

Una grande produzione di 1.000 ritratti su 700mq: al Museo del 900 di Milano un messaggio volto al futuro.

Il celebre artista francese JR riporta a Milano l’Inside Out Project.
Più di mille volti di anziani, ospiti di quaranta RSA italiane, sono stati fotografati la scorsa estate dagli studenti dell’Accademia di Brera, coordinati dal fotografo Cosmo Laera.

“ORA TOCCA A VOI” è in Piazza Duomo a Milano fino al 14 febbraio.

Un’azione insideoutproject e JR
ProduzioneArtsFor

Grazie al contributo di: 
Fondazione Amplifon, Comune di Milano Cultura, l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, il Museo del 900, Mudec e l’Accademia di Brera.

Il laboratorio Fahrenheit ha prodotto le 250 stampe per la conferenza stampa. Stampe fine art su carta 100% cotone.

Fotografie di Cosmo Laera

Paolo Roversi, Carla Sozzani, ACT N°1

ACT N°1 – Fondazione Sozzani

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Carla Sozzani e Sara Sozzani Maino hanno invitato Galib Gassanoff e Luca Lin, creativi e fondatori di ACT N°1, a esporre le loro collezioni e raccontare il loro stile inclusivo e flamboyant.
Dal 17 novembre al 23 dicembre, negli spazi della Fondazione Sozzani in via Tazzoli 3 è allestita una mostra temporanea con i capi delle ultime collezioni e gli abiti indossati per eventi e copertine da personaggi del cinema e della musica come Lady Gaga, Lizzo, Sharon Stone, Beyoncé ed Elodie.

 

Stampe eseguite dal laboratorio su carta Hahnemuhle Fine Art Pearl

 

Orari di apertura
Fondazione Sozzani
via Tazzoli 3, Milano
da giovedì 17 novembre a venerdì 23 dicembre 2022
ore 11 – 19.30
o su appuntamento: tel. (+39) 02 29004177

franco pagetti

Franco Pagetti | Tutte le guerre. Fotografie 1998 – 2019

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Dal 13 maggio 2022 Palazzo Senza Tempo ospiterà la mostra “Tutte le guerre. Fotografie 1998-2019” di Franco Pagetti, uno dei più autorevoli fotoreporter internazionali.
La mostra, inaugurata nell’ambito di #PensavoPeccioli, proseguirà fino al 30 settembre 2022.
“L’invasione russa dell’Ucraina, le sue stragi e le sue distruzioni, le persone che sono vittime, sono di nuovo raccontate dalle immagini dei fotoreporter di guerra, anche in questi tempi di social network, influencer e cambiamenti nella comunicazione di ogni cosa. E sono immagini che da una parte sembrano sempre le stesse, per ogni guerra, e dall’altra rinnovano il loro effetto e la loro capacità di mostrare cose terribili e incredibili e che pensavamo lontane: lontane nel tempo o lontane nello spazio. Ma le guerre non hanno mai smesso di essere combattute e di essere usate per avidità, prepotenza, ignoranza, e niente come le immagini dei fotoreporter ha cercato di ricordarcelo anche negli anni passati, quando la guerra in Europa ci sembrava impensabile. Le foto di Franco Pagetti, fotoreporter che ha seguito alcune delle guerre recenti più lunghe e gravi, sono fra quelle che con più insistenza e professionalità hanno anticipato quello che saremmo tornati a vedere quest’anno.” Luca Sofri

www.francopagetti.com

Palazzo Senza Tempo Peccioli

13 MAGGIO – 30 SETTEMBRE 2022

coordinamento mostra: Lucia Orsi

stampe fine-art: Studio Fahrenheit, Milano

wallpaper: Quadricroma, Bologna

Si ringraziano per il supporto e la collaborazione

Caterina Colapietro,
Arch. Gabriele Gualdi e
Mauro Turatti

 

Florence Di Benedetto – La festa è finita

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“La festa è finita” è la nuova personale di Florence di Benedetto, che inaugura il prossimo 18 gennaio alle ore 18 alla galleria Glauco Cavaciuti. Dopo “There is beauty in everything” del 2019, Cavaciuti torna ad ospitare un solo show dell’artista, il primo presso dallo spazio di via Vincenzo Monti 27, dopo le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. In mostra 14 fotografie e una grande luminaria salentina, protagonista di tutti gli scatti fotografici. Il lavoro, che per media e materiali si differenza dalla produzione pittorica precedente dell’artista, ne prosegue la ricerca e si dimostra come un’evoluzione dello stesso linguaggio, nell’intento di rappresentare un vissuto che parte dal personale e dall’osservazione della realtà per arrivare a una nuova visione di questa, trasfigurata e resa generale.
La festa è finita” è una riflessione sul tempo che stiamo vivendo, che ruota intorno al concetto di polarità e contrapposizioni che la pandemia ha messo ancora più in evidenza. Il lavoro gioca sul contrasto tra un’immagine gioiosa che richiama le strutture delle feste tradizionali del sud Italia e un messaggio estremamente crudo e diretto, che rivela lo stato delle cose di questi ultimi due anni, durante i quali, l’idea di festa, in senso lato, è mutata. I luoghi vuoti e stranianti dove sono ambientate le fotografie dialogano direttamente con il significato della luminaria, deprivato della sua simbologia originaria.
Florence Di Benedetto nasce nel 1975. Dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, comincia a lavorare come fotografa di moda e still-life. Parallelamente intraprende una ricerca tutta personale, incentrata sulla contaminazione tra fotografia e pittura, volta all’interpretazione originale di paesaggi metropolitani, per proseguire con la pittura di ispirazione pop e iperrealistica.
Stampe fine art su Hahnemuhle

Dal 18 Gennaio 2022 al 18 Febbraio 2022

Milano

Luogo: Galleria Glauco Cavaciuti

Indirizzo: Via Vincenzo Monti 27

Costo del biglietto: È richiesta l’esibizione del Green Pass per ottemperare alle normative su Covid 19

Telefono per informazioni: +39 02 45491682

E-Mail info: info@glaucocavaciuti.com

Sito ufficiale: http://www.glaucocavaciuti.com

Paolo Conte

Paolo Conte stampe fine art

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Un nuovo doppio vinile di Paolo Conte. Le stampe del box sono state stampate in fine art su carta 100% cotone. Mediajet Museum White Smooth

Paolo Conte “LIVE AT VENARIA REALE”, disponibile dal 12 novembre in Box Limited Edition e Doppio Vinile!

Da oggi in pre-order sui negozi di dischi online.

L’album è stato registrato durante lo straordinario concerto del 30 settembre 2021 alla Reggia di Venaria Reale, disponibile in esclusiva streaming su @itsart_it

Il Box include:

– Doppio Vinile White Version
– Digipack CD
– Vinile 45 giri contenente lo speciale inedito ”El Greco” e il duetto con Mina ”’A Minestrina”
– Stampa originale numerata e autografata da Paolo Conte
– Copia dello spartito originale di ”Via con me”

Arianna Sanesi. Una pazienza selvaggia

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di Giovanni Pelloso

 

L’autrice richiede un’attesa. Alla Red Lab Gallery Arianna Sanesi presenta (dal 24 settembre al 30 ottobre), con la curatela di Giovanna Gammarota, ventuno opere che necessitano, nella visione, di un tempo prolungato, non distratto. Già nel progetto, la fotografa programma l’urgenza di una pausa, di una non fuga dinnanzi all’immagine: quel soffermarsi a lungo, con tutta la calma e la pazienza necessarie, ormai sempre più estranee all’uomo contemporaneo coinvolto in un presente che incalza e che strema, divorato dal culto della velocità. L’opera diviene allora strumento, cura, dove tutti possono trovare un ritorno a sé per riscoprire la propria parte più autentica. Il titolo della mostra, colto dall’incipit della poesia “Integrità” di Adrienne Rich, rimette al centro della questione il tema del tornare interi attraverso uno scavo interiore, attraverso qualcosa che ci spinge a ricomporci dopo esserci sparpagliati durante il cammino. Si guarda alla natura, alla sua solennità e al suo quotidiano, a delle immagini, a dei trittici, che chiedono la ricerca di una sintonia per essere accolte e sentite.

La mostra è aperta dal 24 settembre al 30 ottobre con i seguenti orari: lunedì-sabato ore 15-18.30. Inaugurazione giovedì 23 settembre ore 18

RED LAB GALLERY

Via Andrea Solari 46

dal 24/09/2021

di Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato dalle 15:00 alle 18:30

Frontstage, il libro di Massimo Rana

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Frontstage, ritratti sul palco

Frontstage è un libro che raccoglie circa 120 fotografie in bianco e nero, provenienti dall’archivio del fotografo Massimo Rana, mai pubblicate su riviste o libri.

Tutti gli scatti sono su pellicola, digitalizzati e post-prodotti dal laboratorio.

Il libro è acquistabile sulla piattaforma dell’editore Crowdbooks e nelle librerie, al link sotto potete leggere cosa scrive Massimo sulla genesi e la realizzazione di questo stupenda raccolta di immagini e testi. Un consiglio: compratelo, c’è un pezzo di storia della musica li dentro! 🙂

 

https://crowdbooks.com/it/frontstage-ritratti-sul-palco/

 

 

Tanti anni fa leggevo questo “La fotografia è muta, la musica è cieca: ma che spettacolo, che fuochi d’artificio quando queste due arti diverse s’incontrano”.

Si sono cercate, si sono trovate, si sono amate, non si sono più lasciate.
Pare impossibile immaginare un’epoca nella quale i volti dei musicisti fossero del tutto sconosciuti, tranne ai pochi che li ascoltavano eseguire dal vivo le loro composizioni.
Le copertine dei dischi, le riviste di spettacolo e i poster nelle camere degli adolescenti furono l’altare di quello splendido connubio.

Come si fotografa la musica? Scatti mentre sei immerso nell’onda sonora che ti avvolge come l’incenso, ma quel che viene fuori sono statue di santi con le mani su una chitarra, madidi di sudore, con un microfono tra le dita o con le guance paonazze e gonfie soffiando in un sassofono. In queste foto, che sono solo una parte dell’archivio su pellicola, si mettono insieme stili diversi, scompigliando personaggi e generi, gli strumenti, le luci, gesti ed eventi visuali che senza la fotografia non avrebbero senso, né memoria… e poi gli occhi del musicista, che solo il fotografo raggiunge così da vicino.

Massimo Rana

I was my husband – Valter Darbe

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La foto che Valter sta guardando con tanto stupore, è prodotta da un negativo analogico 6×7 su pellicola TMX.
Negativo ottenuto da file tramite il nostro filmrecorder Agfa Alto.
Andate alla mostra per ammirarne la qualità.

I WAS MY HUSBAND

Una mostra di immagini pluripremiate e un libro fotografico
esplorano la quotidianità delle vedove indiane e la loro identità “perduta”.

Le fotografie testimoniano un fenomeno sociale e culturale molto diffuso nel continente indiano nella religione induista, per cui una donna rimasta vedova perde qualsiasi avere e valore sociale. Considerate portatrici di sfortuna, sono isolate dalla vita pubblica e private dei loro affetti e delle loro proprietà, emarginate e discriminate, sono spesso obbligate a lasciare la loro abitazione per vivere in miseria, votandosi solo alla preghiera.

Le foto sono state realizzate nei centri pubblici e privati di Vrindavan, città santa per la religione induista dove numerose donne trovano rifugio in condizioni di grande vulnerabilità. Le strutture di accoglienza sono inaccessibili e, solo con permessi speciali, è stato possibile entrarvi per poter raccogliere le loro storie e ritrarle.

Alcune delle immagini dell’autore Valter Darbe, si sono aggiudicate numerosi premi al Photo Prix de la Photographie di Parigi 2019 dove il libro ha conseguito la medaglia di bronzo come miglior libro fotografico, il Malta International Photo Award 2018 e diverse immagini hanno conseguito numerose segnalazioni all’International Photo Award 2019.

 

Visibile allo @spazioraw fino al 7 ottobre.
In mostra fotografie stampate in camera oscura dall’autore. Stampe Lith e stampe fine art sali d’argento.

Spazio Raw. Corso di Porta Ticinese, 69, 20123 Milano

http://www.spazioraw.it/

Jest. Ilaria Turba

“Meristà” Ilaria Turba – Fatima Bianchi

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“Meristà” è la nuova mostra che aprirà a Casa Testori il 17 ottobre 2020 all’interno del ciclo dedicato all’arte contemporanea denominato ‘Pocket Pair’.

Le stampe di Ilaria sono state fatte dal nostro laboratorio, la collaborazione con Ilaria è cominciata circa tre anni fa ed è stata da subito affascinante e piena di stimoli.

Abbiamo insieme scelto per il lavoro “Jest” una carta particolare e difficile, la Hahnemuhle Photo Rag Satin, che dona alle immagini una luminescenza onirica e imprevedibile.

 

“La mostra che presenta i lavori delle artiste visive Ilaria Turba e Fatima Bianchi ed è curata da Giulia Zorzi, innesca un dialogo tra gli artisti attraverso i diversi ambienti della casa, tenendo conto della storia del luogo e delle persone che qui hanno vissuto. Traendo ispirazione dalla vita personale e familiare, Ilaria Turba e Fatima Bianchi rielaborano i propri ricordi, intrecciando linguaggi diversi.

La mostra è completata da un lavoro comune sull’archivio fotografico della famiglia Testori: una selezione di immagini presentate in una reinterpretazione intrecciata degli artisti.           La memoria come terreno fertile e generativo, luogo di scoperte e rivelazioni. “Meristà” è una parola inventata e deriva da “meristema”, un tipo di tessuto presente nella pianta costituito da cellule totipotenziali.                                                                                                                                                                                                                                                                                          

Fatima Bianchi, già ospite di Casa Testori nel 2014 con il pluripremiato “Tyndall”, presenta tre installazioni video, tra arte e cinema:
“L’ Ouvert” è l’opera più recente dell’artista. Viene qui presentata in anteprima, in associazione a una speciale installazione. Un gruppo di donne racconta la propria esperienza del parto. Evocato attraverso la memoria del corpo, il parto diventa rito di passaggio rappresentato anche simbolicamente dall’apertura. Il corpo, la memoria e il racconto rimandano a un senso più profondo: il desiderio dell’essere umano di far parte di uno spazio infinito, assoluto. Una dimensione che trascende il tempo, in cui vita e morte si compenetrano: l’eterno divenire.
“Onomanzia“ è un lavoro in cui l’artista indaga sul proprio nome, che racchiude identità, culture, simboli e storie differenti. Un viaggio autobiografico intorno all’importanza del significato del nome nella vita di ognuno di noi.
Infine, uno speciale lavoro sull’archivio fotografico della famiglia Testori sarà presentato in un’installazione video realizzata per l’occasione.

Ilaria Turba presenta una selezione da “JEST“, raccolta di opere qui ripensata per dialogare con gli spazi della casa. Nasce dall’esplorazione dell’archivio fotografico della famiglia dell’autrice: cinque generazioni di fotografie scattate dal 1870 a oggi sono il punto di partenza di una ricerca visiva in cui la fotografia è realtà e finzione, gioco e azione; immagini e oggetti nascono da una pratica fotografica che intreccia altre discipline, offrendosi allo spettatore come una nuova esperienza dello sguardo e della percezione.
In JEST, termine inglese che in italiano si traduce con ‘scherzo’, l’autrice lavora manipolando le immagini storiche in un gioco di ripetizioni, trasformazioni visive e messinscene sempre diverse, fino a costruire una costellazione che unisce elementi privati e universali.
Il progetto espositivo richiede la partecipazione del visitatore e offre spunti di riflessione sull’archivio personale di immagini e suggestioni (e pregiudizi) che ciascuno di noi si porta dietro”.

www.ilariaturba.com

Casa Testori, largo Angelo Testori 13, Novate Milanese (MI)
Entrata libera.
Orari: lunedì – giovedì: 10AM – 1PM | 2.30 – pm – Sabato: 2.30 – 7.30pm
Chiusa domenica e lunedì.
www.casatestori.it | info@casatestori.it | tel. +39.023658687