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Luglio 2018

Camilla Maria Santini, stampe ai sali d'argento

Camilla Maria Santini. E poi il resto viene sempre da sé.

By | News

Camilla Maria Santini | Stampe fine art ai sali d’argento su carta Ilford MG FB Classic Matt.

 Entro nella galleria.
Ci resto una settimana. Ci sono molte opere d’arte, molti
oggetti qua e là, il ripostiglio, l’aria e le cose.
Tutte le cose hanno un nome. Noi abbiamo bisogno di dare
un nome alle cose, ma loro, le cose, non si chiamano
affatto, non hanno nessun bisogno.
Abito spesso la natura. Alle volte, durante una camminata
nel bosco o seduta su una roccia, come un animale sono
confusa con il mondo, senza più la consapevolezza del
perimetro della mia pelle.
Mi aggiro fra le cose della galleria e le guardo, a poco
a poco diventano familiari... E mi fermo tra di esse per
un po’: due minuti, mezz’ora, un’ora. Sento rumori di
gente nella strada, profumi dal ristorante accanto. Ogni
tanto entra una persona, fa un giro, dice qualche cosa. E
il tempo passa, ma in verità lui non va avanti né
indietro, resta sempre presente, come in un’eterna
istantanea: ma è solo una percezione nostra, lui, il
tempo, non ha età.
E resto un po’ anch’io, cosa fra le cose, priva di
desiderio, faccio a meno di un nome.
Camilla Maria Santini www
Giustagnana, 27 luglio 2018
Niccolò Aiazzi

Verso il cielo – Premio MIA Photo Fair

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MIA Photo Fair di Milano, i vincitori del premio RAM Sarteano 2018.

Le stampe fine art di Niccolò Aiazzi sono state eseguite dal laboratorio su carta Hahnmuhle Photo Silk Baryta.

Sarteano, 25 giugno 2018 – 5 importanti autori, circa 90 immagini selezionate, 2 realtà che ancora una volta -in perfetta sinergia- danno vita a un progetto unico in un suggestivo edificio storico del medioevo: il Castello di Sarteano dove, dal 13 luglio al 30 settembre 2018, le foto della collettiva “Verso il cielo” saranno rese visibili al pubblico nella magica penombra delle belle sale del cassero.

La mostra è infatti frutto della proficua collaborazione tra MIA Photo Fair -la fiera d’arte internazionale dedicata alla fotografia e all’immagine in movimento in Italia- e le istituzioni locali del Comune di Sarteano.
Una prestigiosa giuria di professionisti del settore ha scelto, anche per questa 2° edizione, le opere vincitrici del Premio RAM Sarteano 2018 dando loro spazio e massima valorizzazione in questa esposizione temporanea che ha molto da raccontare. Niccolò Aiazzi, Lucrezia Roda, Edward Rozzo, Ulderico Tramacere e Stefano Zardini sono i nomi degli autori vincitori, alcuni artisti affermati da anni, altri giovani talenti da scoprire.

“Il Castello di Sarteano, con i suoi quattro piani coronati da un terrazzamento sull’intera Val di Chiana sembra essere la sede più propria per una sorta di percorso ascensionale, un viaggio iniziatico, attraverso le foto in mostra” spiega la curatrice Gigliola Foschi “un percorso che comincia con le immagini industriali di Edward Rozzo, in cui l’eleganza essenziale e la perfezione tecnica si uniscono al grande rigore nel gestire luce e colori”. Rozzo espone qui uno spaccato inedito della fiorente storia dell’eccellenza dell’industria italiana regalando allo spettatore una visione tecnica e conoscitiva ma anche intensa ed emozionale. Una visione in qualche modo collegata alle foto della giovane Lucrezia Roda che immortala sapientemente dettagli metallici e fumi di vapori, ruote e forni incandescenti, conducendo con stupore verso il mistero della

materia prima poi lavorata.

Il viaggio prosegue al terzo piano e cambia di scenario, abbandona il mondo delle fabbriche e incontra quello della natura ovvero i contorti, doloranti ulivi del Salento espiantati e fotografati da Ulderico Tramacere e le intime e misteriose immagini di Stefano Zardini, a rappresentare i livelli sovrapposti dei ricordi più profondi di ciascuno. Al contrastato bianco e nero del primo autore fa da contraltare l’atipico lavoro dell’altro: un universo simbolico di oggetti, piante e fiori immersi e conservati nel ghiaccio della memoria più nascosta. Si sale poi ancora, fisicamente e concettualmente, all’ultimo piano del Castello ritrovandoci tra le vette innevate di Niccolò Aiazzi, una prospettiva stellata e vertiginosa che fa delle montagne le protagoniste indiscusse del suo racconto per immagini.

Una mostra, in conclusione, densa e curata “che travalica sicuramente la dimensione locale e riesce a creare un evento caratterizzato da rigore e qualità” come commenta Fabio Castelli, ideatore e Direttore Artistico di MIA Photo Fair “e che riesce a ridare alla fotografia artistica, troppo spesso mortificata da iniziative improvvisate, il grande valore che ha”.
Obiettivo totalmente raggiunto, del resto, da Ram -il progetto finanziato interamente dal Comune di Sarteano e nato nel 2016- con questa quinta mostra organizzata. “Ram è la volontà del comune di valorizzare l’arte e allo stesso tempo il nostro Castello” precisano il Sindaco di Sarteano Francesco Landi e l’Assessore alla Cultura Flavia Rossi, “L’organizzazione di mostre fotografiche di tale portata” proseguono “ha permesso alle presenze di raddoppiare dal 2016 ad oggi. Questa è la testimonianza che investire in cultura e promozione porta risultati in termini di crescita sociale e culturale”.

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OPENING: venerdì 13 luglio ore 17.30

ORARI DAL 13 LUGLIO AL 31 AGOSTO: dalle 10.30 alle 19.00 (orario continuato) ORARI DAL 1 AL 30 SETTEMBRE: dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 TARIFFE INGRESSO: Intero € 4,00 – Ridotto € 3,00
Contatti Castello: 334 6266850 (in orario apertura)

Proloco Sarteano: Corso Garibaldi, 9 – 0578 26920

Dino Silingardi. stampa al carbone

Fiori, pigmenti e carbone

By | News

14 Luglio – 2 Settembre 2018

14 July – 2 September 2018

L’obiettivo di Dino Silingardi esplora da lungo tempo l’universo dei fiori. La sua è una ricerca fotografica lenta e paziente, in una sorta di corpo a corpo tra gli strumenti del fotografo e la complessità formale che anche il più ‘semplice’ dei fiori porta dentro di sé. Ce ne accorgiamo osservando le fotografie esposte in queste sale, dalle quali traspare un senso di silenzio, di sospensione dallo scorrere del tempo, in una partitura raffinata di variazioni sul tema e di omaggi ai grandi maestri della fotografia del Novecento, da André Kertész a Irving Penn. Ogni fiore – ma non mancano anche soggetti non tradizionalmente ‘belli’ come i cardi – è isolato su uno sfondo neutro e indagato a sola forza di luce, ricavandone un’interpretazione ogni volta differente. Dall’eleganza di ballerina delle calle o dei papaveri dai lunghi steli arcuati si passa all’energia primigenia dei girasoli, visti come espressioni di una forza vitale insopprimibile ma anche come delicati memento mori, consumati dalla tortura del sole.

L’eleganza di questi scatti, realizzati tra il 2010 e il 2018, risiede anche nella cura particolare con cui l’immagine impressionata sul negativo di medio formato è trasferita sul supporto cartaceo, tramite il procedimento ottocentesco della stampa al carbone, cui si affianca anche la stampa al platino. Dalla tecnica al carbone, sapientemente maneggiata da Sergio Devecchi, deriva la straordinaria ricchezza tonale di queste fotografie in bianco e nero, caratterizzate da un’estrema morbidezza di passaggi chiaroscurali e da un’infinita capacità di gradazione delle gamme che respirano tra il bianco e il nero.

Dino Silingardi (Mantova, 1954) inizia a fotografare negli anni Settanta, frequentando il mondo amatoriale dei gruppi fotografici e partecipando alla costituzione del Circolo Fotografico ‘Spinaverde’ presso Como (1978). Dopo alcune esperienze iniziali e la partecipazione a numerose collettive decide di intraprendere una strada personale che lo porta ad approfondire spunti di ricerca diversi, passando dal paesaggio post-industriale della fabbrica comasca Ticosa (Lo spettacolo del nulla, Open Mind Gallery, Milano, 2011) allo still life (Vuoti a perdere, Cafè El Brelin, Milano, 2012; Fiori, pigmenti e carbone, Spazio Tadini, Milano, 2014), sperimentando stili e tematiche differenti.